E’ giunto il momento di dare vita
ad un rinascimento culturale
che attribuisca all’operato dell’ingegnere
il giusto valore e riconoscimento

E’ giunto il momento di dare vita ad un rinascimento culturale che attribuisca all’operato dell’ingegnere il giusto valore e riconoscimento.

La partecipazione dell’ingegnere alla gestione dei processi produttivi deve diventare un’informazione condivisa e ascoltata da tutta l’opinione pubblica. Il ruolo sociale dell’ingegnere deve essere finalmente riconosciuto ed il genio, l’arte e l’intuizione che ne caratterizzano l’operato posti in evidenza.

La ricerca della sostenibilità

La professione intellettuale dell’ingegnere ha sempre dato un particolare contributo alla sicurezza ed allo sviluppo di questo Paese.

Nonostante il nostro agire professionale sia stato la chiave del miglioramento della qualità della vita delle ultime generazioni, molte delle criticità emerse in questi tempi di crisi sociale ed economica nascono dal fatto che le nostre sollecitazioni ed i nostri interventi sono rimasti inascoltati.

La ricerca della sostenibilità ambientale, sanitaria, economica e sociale nella nostra progettazione, sia di strutture edilizie che di organizzazione del territorio, sia nell’industria che nei servizi, l’importanza della progettazione e della gestione di quelle reti informatiche che caratterizzano ormai il vivere quotidiano, tutte quelle azioni strategiche che gli ingegneri ogni giorno compiono, sono state costantemente ignorate e sottovalutate.

La cultura della responsabilità

L’ingegnere si trova ogni giorno ad operare in uno scenario complesso e la risposta che deve dare alle sollecitazioni ricevute deve essere adeguata e precisa.

La condizione delle strutture edilizie, lo stato ambientale, il benessere collettivo, la formazione di infrastrutture sostenibili e resilienti, le tecnologie di informazione e comunicazione, il contenimento energetico, l’organizzazione sanitaria, l’industrializzazione inclusiva e sostenibile, l’innovazione impiantistica, la sostenibilità sono soltanto alcune delle tematiche che hanno caratterizzato e caratterizzano la nostra professione.

Operare in questi campi ci ha condotto verso una vera e propria “cultura della responsabilità” nei confronti della Società Civile, cultura condivisada tutta la Categoria, anche inconsciamente.

Purtroppo, malgrado tutto ciò non assistiamo, nel territorio in cui operiamo, ad un progressivo miglioramento della qualità negli ambiti di nostra competenza.

Spesso le nostre istanze sono considerate con malessere e sufficienza. Quanto ci è richiesto di realizzare deve essere concluso in breve tempo, a costi contenuti e le nostre sollecitazioni a programmare nel tempo la gestione e la manutenzione, sia di beni materiali che di sistemi, è costantemente ignorata.

L’autorevolezza della nostra firma e del nostro timbro, che comporta l’assunzione di responsabilità civili e penali, è svuotata del proprio valore e scambiata per un mero adempimento amministrativo.

Una risposta corale

Dalla presa di coscienza di questa situazione, aggravata dalla crisi in atto, è nata la convinzione che un professionista isolato può solo soccombere e che la risposta deve essere corale.

Noi Ingegneri nasce proprio da questa constatazione e vuole sottolineare il valore del Noi, da contrapporre alla solitudine dell’io.

Noi Ingegneri possiamo trovare le soluzioni, insieme, superando individualismi e protagonismi sterili. Insieme possiamo imparare ad adattarci a nuove situazioni, in attesa di una rinnovata normalità fatta di contatto e vicinanza.