Il D.L. 34/2020 ha introdotto l’opportunità di fruire di un credito d’imposta del 110% allo scopo di rendere appetibile il miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici. Questa opportunità si concretizza nella possibilità di cessione del credito o di fruire di uno sconto in fattura.

In tale situazione si pongono sul mercato commerciale aziende in grado di gestire in proprio l’intero intervento, attraverso la propria struttura o strutture associate.

In questo contesto sono coinvolti i professionisti relativamente alla fase di progettazione, di direzione lavori, di coordinamento della sicurezza, di certificazione ed asseverazione.

Queste figure professionali devono ricevere l’incarico direttamente dal Committente, che si configura nel proprietario della struttura o nell’amministratore del condominio, ma nel caso di un General Contractor colui che affida gli incarichi è il titolare della struttura che gestisce l’intero pacchetto.

In quest’ultimo caso verrebbe a mancare l’effetto di terzietà tra il professionista e le imprese che intervengono e si potrebbe creare un pericoloso legame diretto tra il professionista ed il pagatore delle prestazioni. Verrebbe quindi meno il rapporto deontologico tra il committente ed il professionista.

Nel caso di verifica, da parte degli organi competenti negli otto anni successivi alla conclusione dell’opera, il committente potrebbe non essere più completamente tutelato e dover rispondere in prima persona per affidamenti di carichi impropri, salvo potersi rifare in seguito legalmente sulle figure nel frattempo intervenute.