Lo svolgimento di un’attività da parte di un soggetto, sia esso libero professionista o dipendente, è subordinato alla responsabilità dello stesso.

Pertanto, quando noi Ingegneri operiamo in ogni ambito della nostra attività (progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza, ecc.) dovremmo essere sempre in grado di farlo con diligenza e perizia, in modo di rispondere dei nostri comportamenti e prendere atto delle nostre responsabilità sia civili che penali.

Negli ultimi dieci anni nei vari settori (edilizia, impiantistica, prevenzione incendi, ecc.) le normative emanate hanno ridotto gradualmente l’intervento pubblico di verifica, responsabilizzando sempre di più i tecnici costretti, talvolta, a sostituirsi all’organo pubblico.

Ai fini della legge penale le certificazioni, le asseverazioni, le dichiarazioni di conformità, le attestazioni redatte sono tutte soggette all’applicazione del combinato disposto dagli artt. 359 e 481 del Codice Penale.

Nell’art. 359 del Codice Penale sono individuati i soggetti che svolgono un servizio di pubblica necessità e che sono in possesso di una specifica abilitazione dello Stato.

Nell’art. 481 del Codice Penale il soggetto che, svolgendo un servizio di pubblica necessità, attestasse falsamente i fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito penalmente.

Chi assevera una circostanza non vera, oltre a commette un falso in atto pubblico volto ad indurre in errore la Pubblica Amministrazione, mette potenzialmente a repentaglio la sicurezza e la salute delle persone.

In ultimo si richiama l’art. 348 del Codice Penale che riporta le disposizioni relative all’esercizio abusivo della professione (in questo ambito potrebbe ritrovarsi un professionista che rilascia certificazioni specifiche pur essendo iscritto ad un Ordine Professionale, ma non essendo inserito in appositi elenchi).

A conclusione di questa riflessione è importante sottolineare che ciascun professionista, al momento della funzione dell’incarico, deve avere piena coscienza dei requisiti relativi alla propria qualifica soggettiva, a maggior ragione se all’inizio della carriera professionale.

E’ imperativo operare sempre con diligenza e perizia senza lasciarsi mai coinvolgere in interessi che esulano dall’aspetto professionale, in quanto solo così noi Ingegneri possiamo continuamente motivare la nostra presenza all’interno della società e guidarla ad alti traguardi in tutti i settori.