Importante Seminario al mattino, organizzato dalla FedIngER, la Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri dell’Emilia Romagna, incentrato sullo sviluppo dell’efficienza energetica sul territorio, la pianificazione e la mobilità sostenibile in Emilia Romagna. All’evento hanno partecipato importanti cariche istituzionali regionali, qualificati docenti universitari ed esponenti di aziende leader nel settore della mobilità elettrica. In apertura dei lavori il Consigliere Remo Giulio Vaudano ha illustrato le varie attività in essere del CNI sul tema specifico dell’efficienza energetica.

Nel pomeriggio si è tenuta una importante tavola rotonda che ha trattato di quanto e come la crisi ha cambiato le modalità del lavoro dei professionisti, di politiche e strumenti per attenuare i divari di genere e di prospettive del mercato del lavoro anche alla luce delle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionaledi Resistenza e Resilienza. Hanno partecipato: Chiara Saraceno (sociologa), Andrea Bianchi (Svimez), Marco Bentivogli (Base Italia) e Paola Marulli (Network Giovani CNI). I loro interventi si sono articolati sul welfare, sul mercato del lavoro e su nuove modalità di lavoro.

Alberto Oliveti (Adepp) si è soffermato su come il sistema delle Casse Previdenziali Private ha operato a sostegno dei professionisti nella fase acuta della crisi pandemica e nelle conseguenze economiche e sociali che questa ha generato. Franco Bettoni, Presidente di Inail, ha spiegato come le istituzioni e lo Stato possono adoperarsi al fianco dei lavoratori con la creazione di reti di sostegno e di reti per la ripresa economica. L’ing. Felice Monaco (Consigliere CNI) ha illustrato i dati della crisi del lavoro autonomo coadiuvato dall’ing. Gianni Massa (Vice Presidente Vicario CNI) che ha declinato come nell’ambito delle professioni tecniche vi siano diversi modelli organizzativi del lavoro che vanno gestiti.

Si è tenuto anche un modulo dedicato alla formazione e alla cultura tecnica. Hanno partecipato Domenico Perrini (Consigliere CNI) “Università e mondo delle professioni devono dialogare, sia pure nella divisione dei ruoli”. Gianni Massa (Vice Presidente Vicario CNI) “l’ingegneria è quella disciplina che sa trasformare l’idea in un progetto. Forse la politica ha bisogno di più ingegneria!”. Gianluca Semprini (Rainews 24), in qualità di moderatore edi animatore ha condotto un agile dibattito cui hanno dato il loro contributo: Andrea Gavosto (Fondazione Agnelli), Andrea Pontremoli (Dallara Group), Luciano Rosati (Università Federico II), Enrico Sangiorgi (Prorettore Università di Bologna), Guido Saracco (Rettore Politecnico Torino) e Marco Tubino (COPI). Sono stati intervistati Gianfranco Dioguardi del Politecnico di Bari e Romina Mura, Presidente della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera.

È stato inoltre presentato il “Bando tesi di laurea Ingenio al femminile”, volto a premiare le migliori tesi di laurea delle donne ingegnere neolaureate inerenti il tema “La sostenibilità in tutti i settori dell’ingegneria per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030”. Anima di questa iniziativa, nello spirito di “Ingenio al Femminile. Storie di donne che lasciano il segno” è intervenuta il Consigliere CNI ing. Ania Lopez. Continua pertanto il lavoro teso a raggiungere l’uguaglianza di genere ed a emancipare tutte le donne e le ragazze, dove le donne ingegnere portatrici di innovazione, potranno fare la differenza: tutti i dettagli sul sito www.ingenioalfemminile.it)

Ministro del Lavoro Andrea Orlando “In questi mesi assieme al Presidente Zambrano, anche nella sua qualità di Coordinatore della RPT, abbiamo affrontato il tema di come proteggere il lavoro dei liberi professionisti … Le strade che stiamo percorrendo sono due – ha proseguito – Innanzitutto costruire un welfare per il lavoro autonomo che preveda una tutela specifica per le categorie più deboli, in particolare le donne. E poi la completa realizzazione dell’equo compenso che da una semplice indicazione deve diventare uno strumento per regolare la questione dei compensi dei professionisti”.

È’ sotto gli occhi di tutti che la crisi innescata dalla pandemia ha generato, tra febbraio 2020 e febbraio 2021, la perdita di quasi 1 milione di posti di lavoro. Le categorie più colpite sono le donne, i giovani fino a 35 anni e i lavoratori autonomi. Gli autonomi in particolare si sono ridotti di oltre 300 mila unità, la fuoriuscita più elevata mai registrata nel nostro Paese. Tra gli ingegneri e gli architetti che operano nella libera professione, il CNI stima una flessione del fatturato nel 2020 rispetto al 2019 quasi dell’8%, portando il volume d’affari del comparto ai livelli del 2017. Bisogna essere consapevoli che delle quasi 500.000 domande per il bonus da 600,00 euro veicolate ai professionisti ordinistici lo scorso anno attraverso le Casse di previdenza private, 100.000 sono state presentate da Architetti e Ingegneri iscritti ad Inarcassa.

Permane il problema del genere. Le cure parentali ricadono in massima parte sulle lavoratrici, con l’aggravante che nella libera professione i tempi di lavoro sono spesso molto flessibili e non programmabili. Nel campo dell’ingegneria, a fronte di un reddito professionale medio di 35.315,00 euro annui, quello delle donne è il 54% rispetto a quello degli uomini.