Il 65° Congresso Nazionale è terminato con il record di 30’000,00 visualizzazioni, l’adesione della maggior parte degli Ordini territoriali, la partecipazione di 5 Ministri della Repubblica Italiana e il contributo di politici, imprenditori e membri delle Istituzioni di alto profilo.

Primo Congresso svolto a distanza e quindi con l’attenzione di una vasta platea di ingegneri, con modalità relazionali nuove ed innovative. In attesa di poter leggere la relazione finale, l’attento esame del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza e il confronto con tutti gli aspetti della società civile ha consentito ai partecipanti di orientarsi su quelle che saranno i nuovi scenari della Nazione. Produttività, sostenibilità ecologica e qualità del vivere hanno trovato spazio nel ragionare della Categoria, in un Congresso che è stato un vero laboratorio intellettuale e che ha dimostrato la capacità di adattamento resiliente, in un momento in cui tutti dovrebbero stare uniti per affrontare insieme la rinascita del Paese. Tutti gli ingegneri devono ringraziare l’amore e la dedizione che la Presidente di Parma ing. Susanna Dondi ha dedicato alla realizzazione di questo evento, in un momento così difficile e incerto. Le sue parole sono state di ispirazione anche per NOI INGEGNERI.

Susanna Dondi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Parma dal discorso di apertura dei lavori. “Siamo qui con la nostra professionalità che oggi più che mai richiede di essere messa in gioco senza ostacoli burocratici: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che è oggetto del nostro Congresso, è la grande occasione per il Paese e per le sue forze migliori, a patto però che vengano realizzate riforme attese da anni e mai portate a termine. Noi ingegneri non possiamo fare da spettatori, ma dobbiamo essere artefici del cambiamento. Il ruolo dell’ingegnere è fondamentale per l’attuazione del PNRR perché molte delle caratteristiche sono parte del nostro DNA. Noi ingegneri ci siamo”.

L’appuntamento per il 2022 è in Liguria. Il documento programmatico conclusivo del 65° Congresso Nazionale CNI ha ottenuto 830 voti favorevoli su 845. L’edizione 2022 del Congresso nazionale CNI sarà organizzata a cura della Federazione degli Ordini della Liguria. Questi gli indirizzi strategici per il prossimo futuro: ampliamento e rafforzamento del sistema di relazioni del CNI con altre strutture e reti della rappresentanza: la Rete Professioni Tecniche, l’Alleanza RPT-CUP e più di recente la partecipazione a Professioni italiane, in grado di dare voce ad oltre due milioni e mezzo di professionisti. Rafforzamento della collaborazione con strutture e Istituzioni impegnate in vario modo su temi e ambiti di intervento in cui l’Ingegneria è coinvolta (ENEA, Dipartimento Protezione Civile, INGV, Accredia, UNI, Filiera delle costruzioni, Commissario Sima Centro Italia, Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Commissione di monitoraggio sui Superbonus per l’edilizia. Rafforzamento di organizzazioni sia esclusive della categoria (Fondazione CNI, Agenzia Certing, Scuola di Formazione, Centro Studi, Working) sia di collaborazione con altri enti (Struttura Tecnica Nazionale, Quacing e Censu ed Enginet).