Si ritiene necessaria una forte innovazione nel sistema organizzativo dell’Ordine, sia in termini di adeguamento della Segreteria Amministrativa alle nuove attuali esigenze degli Iscritti, sia nell’attività della Fondazione che dovrà diventare il vero braccio operativo dell’Ordine, efficiente e cooperativo.

Le modalità di comunicazione verso e con gli Iscritti dovranno evolvere in termini di completezza e tempestività di informazione, utilizzando tutti gli strumenti utili (informatici e non solo), ma anche e soprattutto non trascurando i momenti di confronto diretto, che dovranno essere stimolati in un’ottica di maggiore partecipazione di tutti alla vita dell’Ordine.

L’esperienza delle Commissioni e dei Gruppi di Lavoro dovrà evolvere verso un orizzonte più ampio, più partecipativo e più costruttivo, per fornire i contenuti che devono caratterizzare le azioni dell’Ordine nei vari campi. In tal senso verranno individuate e continuamente implementate aree tematiche specifiche, ampie, senza limiti particolari, aperte al confronto ed alla sovrapposizione di idee e linguaggi (Sicurezza / Politiche del territorio, ambientali ed energetiche / Politiche del lavoro / Politiche giovanili e di genere / Politiche dell’innovazione e delle strategie comunicative / Etica, deontologia, giurisdizione, competenze / Lavori Pubblici / Internazionalizzazione / Formazione / Emergenze / Normazione / Digitalizzazione dei processi e dei progetti / ecc.).

Le Commissioni dovranno porsi degli obiettivi concreti, elaborare documenti e proporre iniziative, anche in collegamento con le attività del Consiglio Nazionale.