Il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure SARS e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro”, edito nel 2020, è stato aggiornato nel mese di aprile del 2021, alla luce del D.P.C.M. 2 marzo 2021.
Relativamente all’attività nei cantieri edili e di ingegneria civile il Protocollo condiviso per il contrasto al COVID 19 prevede sia data opportuna informazione ai lavoratori che, in caso di febbre, devono obbligatoriamente rimanere a casa e, analogamente, se dopo l’ingresso sul luogo di lavoro manifestano malessere, devono immediatamente segnalarlo al superiore.
Anche i casi di contatti stretti con soggetti a rischio, devono essere immediatamente segnalati e diligentemente rispettate tutte le procedure anti-contagio (distanziamento interpersonale, utilizzo corretto delle mascherine di protezione ed accurata igiene, in particolare delle mani). All’atto dell’ingresso in cantiere deve essere effettuata la misurazione della temperatura corporea con limite a 37.5°C; in caso di rilevamento temperatura superiore è previsto l’immediato isolamento, con mascherina chirurgica o FFP2, in locale dedicato e successivo obbligo di informare il proprio medico curante.
Altre interessanti prescrizioni, che riguardano l’accesso al cantiere di fornitori esterni, prevedono di limitare le possibilità di contatto tra gli stessi ed il personale dell’impresa presente, priorità nel rimanere seduti dentro il mezzo e, nel caso di discesa, utilizzo di DPI con mantenimento distanza di 1,00 m.
Gli esterni devono avere un servizio igienico dedicato e rispettare il protocollo anti-contagio del cantiere stesso.
La pulizia dovrà essere effettuata giornalmente, con disinfezione a fine turno delle attrezzature di uso comune. Periodicamente il cantiere dovrà essere sottoposto a sanificazione.
Di seguito si riportano i link delle normative di riferimento per il necessario approfondimento.
APPROFONDIMENTI