In tempi di COVID-19, durante uno spettacolo orchestrale, l’emissione dell’aerosol di goccioline di saliva da parte della voce cantata e dei principali strumenti a fiato, delle famiglie dei legni e degli ottoni, comporta un’attenzione che in altri tempi sarebbe stata considerata superflua.

L’introduzione di misure di sicurezza, procedurali e fisiche, necessita di un’attenta valutazione che deve anche tenere conto dell’aspetto artistico, che mai può essere snaturato.

Distanze interpersonali e barriere fisiche diventano misure consuete nel mondo dello spettacolo, con lo scopo di arrestare il diffondersi dell’epidemia.

Nella realizzazione di un protocollo comportamentale per la prevenzione del COVID 19 per i membri di un’orchestra una delle possibili soluzioni è il percorso di seguito esposto.

Prima dell’accesso al luogo di lavoro dovrà essere rilevata la temperatura corporea agli orchestrali, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore di 37,5°C o se l’artista dichiara di essere stato nei precedenti 14 giorni a diretto contatto con un soggetto affetto dall’infezione. L’esibizione del Green Pass verrà richiesta e se ne verificherà la validità. Il palco dovrà essere sanificato prima di ogni esibizione.

Deve essere previsto un controllo periodico dei lavoratori attraverso specifici test per la verifica del contagio. Si deve prevedere un tampone antigenico per artisti, maestranze e quanti accedono al palco e al backstage 48 ore prima dell’inizio della produzione e ogni 72 ore per tutta la durata degli spettacoli e delle repliche.

L’entrata e l’uscita dal palco dovrà avvenire indossando la mascherina, che potrà essere tolta durante l’esecuzione della prestazione artistica, se sono mantenute le distanze interpersonali. L’entrata nel palco dovrà avvenire in maniera ordinata, dando precedenza a coloro che dovranno posizionarsi nelle postazioni più lontane dall’accesso.

Durante l’esecuzione della prestazione artistica la distanza minima fra il Direttore d’Orchestra e la prima fila dell’orchestra dovrà esseredi 2,00 metri; per gli strumenti a fiato la distanza interpersonale minima dovrà essere di 1,50 metri.

Tra gli strumenti a fiato studi mirati hanno posto in evidenza una particolare criticità del flauto traverso. Lo strumento, a forma di canna e lungo 70 centimetri, viene tenuto orizzontalmente e suonato di lato e l’aria che lo attraversa, uscendo all’estremità opposta, può raggiungere i 75 centimetri. È quindi necessario posizionare i componenti dell’orchestra in modo che lo spazio a fianco del flautista non sia occupato, o posizionare degli schermi di protezione.

Durante l’esecuzione della prestazione artistica, i componenti del coro dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1,00 metro e di almeno 2,00 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti sul palco. Bisognerà igienizzare frequentemente le mani e per gli ottoni bisognerà raccogliere la condensa in una apposita vaschetta, contenente liquido disinfettante.

Come precedentemente indicato bisognerà mantenere sempre il distanziamento interpersonale tra gli artisti e di almeno 2,00 metri tra artisti e pubblico.

L’uscita dal palco dovrà avvenire indossando la mascherina, mantenendo il distanziamento interpersonale (almeno 1,00 metro) ed in maniera ordinata, dando precedenza a coloro che sono posizionati nelle postazioni più vicine all’accesso.

Il rigore e la disciplina comportano sacrifici per gli artisti, ma il loro esempio può essere modello e monito per quanti assistono allo spettacolo e contribuire a indurre la gente a quella attenzione che consentirà di superare questo difficile momento.

Analogamente il pubblico deve attenersi a precise e rigide misure di sicurezza che soddisfino il distanziamento interpersonale, l’utilizzo corretto delle mascherine di protezione, o mediche o FFP2 mai di comunità, e la corretta igiene e disinfezione delle mani. L’esibizione del Green Pass e la sua verifica completano l’attività di prevenzione.

La registrazione della posizione di ogni singolo spettatore diventa misura necessaria per poterlo avvisare se la fatalità lo avesse posto a contatto con qualche altro inconsapevolmente malato.

Sono tempi difficili, ma il concorso di tutti contribuirà a superarli.

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