Gli ingegneri dipendenti hanno, in molti casi, sostituito i geometri e i periti nelle aziende pubbliche e private, garantendo maggiori conoscenze e rappresentanza nei confronti di clienti e degli utenti. Parimenti non gli è stato quasi mai riconosciuto il livello e la retribuzione adeguata.

In altre professioni, ad esempio quella medica, l’Università ha aperto da tempo immemore le Scuole di Specializzazione per neo laureati, incrementando il gap di competenze con i diplomati e fornendo al mercato super laureati in grado di migliorare ancora di più gli obiettivi di efficienza.

Proprio partendo dall’ingegneria biomedica si può pensare di attivare un progetto pilota che consenta di specializzare gli ingegneri clinici con una formazione specialistica di 3 anni, da estendere successivamente a tutti i settori dell’ingegneria.

Perché partire dai biomedici?

Perché, nel settore sanitario, la specializzazione certificata da studi universitari (medici) garantisce già, anche durante il percorso, di essere assunti con la massima qualifica della pre dirigenza e, completata la specializzazione, di poter accedere direttamente alla dirigenza, riconoscendo quindi, ex lege, gli sforzi e la professionalità acquisita in ben 8 anni di frequenza universitaria.

Non rimaniamo indietro. Cresciamo per essere sempre al top delle competenze!